La frode delle rinnovabili in Germania

Il 20 giugno, le autorità tedesche hanno orgogliosamente annunciato un aumento del 21% della potenza solare installata rispetto all’anno scorso. La potenza nominale è passata da 58.500 MW a 70.180 MW.

Ovviamente, la potenza nominale non è quella realmente prodotta. Quest’ultima dipende da se e quanto a lungo splenda il sole sulla Germania. La verità è che più la Germania dipende dai pannelli solari durante il giorno, più combustibili fossili brucia dopo il tramonto.

Il prof. Franco Battaglia, dell’Università di Modena, ha denunciato la frode delle rinnovabili tedesche in un articolo sul quotidiano La Verità il 22 giugno, intitolato “La Germania impone i diktat green però usa più gas e carbone di prima”.

“Negli ultimi tre anni, in Germania, il contributo alla produzione elettrica da fonti fossili è aumentato dal 44% del 2020 al 51% del 2022”, scrive Battaglia. Come mai, nonostante l’aumento nominale di capacità “rinnovabile” finanziata con miliardi di soldi dei contribuenti?

Prendendo come riferimento la settimana del 20-26 aprile 2022 (una giornata primaverile, quindi rappresentativa della media annuale), i dati mostrano che la domanda di elettricità oscilla tra un minimo di 40 e un picco di 65 GW. In realtà i picchi sono due, uno a mezzogiorno e un altro (55 GW) alle 19. Dalla parte dell’offerta, la produzione da fotovoltaico ha un picco a mezzogiorno, ma alle 19, quando la domanda è di 55 GW, scende a zero. L’eolico dà una mano, scrive Battaglia, ma non produce mai più di 30 GW, e cioè la metà della domanda.

E spesso il vento non soffia quindi anche l’eolico scende a zero. Ad esempio, tra il 23 e il 24 aprile dello scorso anno, la produzione congiunta di solare ed eolico è stata tra i 40 e i 55 GW.

E questo, in un giorno di primavera. “Se prendiamo un giorno a caso del periodo invernale”, il 15 dicembre, “la produzione elettrica da fotovoltaico è stata pressoché nulla quasi tutto il giorno, a parte poche ore attorno alle 13, quando il picco di produzione raggiungeva i 7 GW. E questo, a fronte dei 66 GW di potenza fotovoltaica installata e di oltre 60 GW di domanda”.

“Tutto ciò significa una cosa, una sola cosa, ma, a quanto pare, difficile da entrare nelle testoline dei Verdi in Germania: possono installare tutta la potenza fotovoltaica che vogliono, ma non possono chiudere neanche un impianto a carbone o a gas. La smettano, allora, di importunare l’universo mondo.

“Prendiamone una volta per tutte atto: nessuna transizione energetica prefigurata come ci viene raccontata sarà mai possibile”.

Print Friendly, PDF & Email