I leader africani chiedono produzione e infrastrutture

L’Associazione Internazionale per lo Sviluppo (IDA) della Banca Mondiale ha ricevuto più critiche del previsto al forum per i Capi di Stato africani che ha organizzato il 29 aprile a Nairobi, in Kenya. Il tema annunciato erano le condizioni di prestito favorevoli e le strategie per sostenere lo sviluppo sostenibile e promuovere gli investimenti esteri, ma alcuni partecipanti non sono d’accordo con l’approccio imposto dall’Occidente.

Il presidente ugandese Yoweri Museveni, in particolare, ha accusato la Banca Mondiale di finanziare i “seminari”, invece di aiutare i Paesi africani poveri a raggiungere un reale sviluppo economico. “Quindi, se siete seri, vorrei sentir parlare di finanziamenti a basso costo per la produzione, non per le storie. Il motivo principale per cui non c’è crescita in Africa è che i fattori di crescita non sono né finanziati né compresi; chi vuole aiutare l’Africa dovrebbe finanziare i nostri sistemi di trasporto, l’elettricità, la lavorazione delle materie prime e la sostituzione delle importazioni”, ha chiesto, perché l’Africa “produce ciò che non consuma e consuma ciò che non produce”.

Il Presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha invitato l’IDA a concentrarsi sulla concessione di prestiti agevolati per liberare i Paesi dal debito, con scadenze fino a 50 anni. La richiesta di crediti a lungo termine è significativa perché il governo di Hassan sta attuando una politica economica molto ambiziosa basata sulle infrastrutture. La Tanzania ha appena completato il nono progetto idroelettrico più grande del mondo, il Julius Nyerere Hydroelectric Power project, oltre a una ferrovia a scartamento normale e altri progetti.

Anche il Presidente del Ghana Akufo-Addo ha accolto con favore l’aumento dei finanziamenti agevolati per l’Africa da parte dell’IDA, ma ha osservato che una sfida più profonda per il continente rispetto alla scarsità di finanziamenti è il superamento di un sistema economico globale che non è riuscito a stanziare sufficienti risorse a lungo termine per sostenere la trasformazione economica dell’Africa.

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