È ora di “temere l’Armageddon”

Ogni valutazione della situazione strategica che non parta dallo scontro tra Nato Globale e Russia, con il pericolo di scontro nucleare nell’equazione, è sbagliata. L’ammutinamento del fondatore del Gruppo Wagner, Evgeny Prigozhin, il 23-24 giugno va visto in questo contesto, anche se molti aspetti della vicenda non sono ancora noti.

Il punto è che è ora che la gente cominci a temere l’Armageddon e si muova per fermarne la dinamica. È l’appello lanciato dalla fondatrice e presidente dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche, la quale suggerisce, a questo proposito, di leggere un articolo intitolato “Gli USA e i suoi alleati giocano alla Roulette Russa e fanno pensare che quasi vogliono la guerra nucleare” (vedi sotto).

Ciò che disturba di più dei fatti svoltisi durante lo scorso fine-settimana in Russia è la reazione occidentale. Mentre il tentativo di Prigozhin veniva respinto, dalle capitali occidentali si alzava all’unisono il grido: la Russia e Putin stanno per cadere! È il momento di assestare il colpo finale!

Il 26 giugno, l’Hudson Institute ha tenuto una riunione speciale, sul tema delle armi all’Ucraina, intitolato: “Ammutinamento in Russia: Valutare le implicazioni della marcia su Mosca di Prigozhin”. Lo stesso messaggio (“La Russia è in ginocchio e sta per cadere”) è stato lanciato dai media occidentali, con poche eccezioni. La stessa linea è stata ripetuta dal Rappresentante EU per la politica estera, Josep Borrell, alla riunione dei ministri degli Esteri dei 27 in Lussemburgo il 26 giugno: “Lo stato russo e la leadership personale di Putin sono indeboliti”. Bisogna approfittare di “instabilità e fragilità interne” per aumentare l’appoggio all’Ucraina e conseguire la vittoria sul campo.

Purtroppo, non si tratta solo di retorica, bensì dell’illusione che crea circostanze in cui un incidente potrebbe scatenare l’olocausto nucleare. C’è già lo scenario adatto, attorno all’impianto nucleare di Zaporozhye.

Il 23 giugno, il capo dell’intelligence militare di Kiev, Kyrilo Budanov, ha affermato che il governo di Zelensky avrebbe le prove che la Russia ha predisposto tutto il necessario per creare un incidente alla centrale e causare il fallout nucleare. È solo una questione di tempo.

I vertici di Mosca hanno già smentito tale intenzione e, anzi, hanno denunciato il tentativo di creare un’operazione di “false flag”. È chiaro che Budanov mente e che, sostenuto dall’Occidente, sta “giocando alla roulette Russa”, con la guerra nucleare come posta in gioco.

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