Germania: proteste per il premio letterario a Habeck

Ogni anno in Germania viene assegnato il Premio Ludwig Börne, che prende il nome dal famoso giornalista politico e democratico rivoluzionario di Francoforte (1786-1837) che viene conferito ad autori di “saggi, riviste e servizi di primo piano”. Quest’anno, il premio è stato assegnato per la prima volta ad un politico in carica, il ministro dell’Economia e leader dei Verdi Robert Habeck, cosa che ha suscitato molte critiche, anche tra i colleghi del direttore del Frankfurter Allgemeine Zeitung Jürgen Kaube, che ha consegnato il premio. Molti hanno visto l’iniziativa come il tentativo di migliorare l’immagine di Habeck, i cui sostegni stanno crollando nei sondaggi.

Fuori della storica Paulskirche, dove l’11 giugno si è svolta la cerimonia, si è tenuta una manifestazione di protesta all’insegna dello slogan “Nessun premio per Habeck. No all’impoverimento”. Tra gli animatori della protesta, i Cittadini per Francoforte (BFF), l’Alleanza per l’Innovazione e la Giustizia (BIG), il Partito di Base e il Movimento per i Diritti Civili Solidarietà (BueSo).

Wolfgang Hübner dei BFF e Alexander Hartmann (BueSo) hanno spiegato perché Habeck non meriti un premio, né tantomeno il Premio Börne. Non solo c’è lo scandalo del nepotismo al ministero, ma anche quello delle reti internazionali dietro le politiche adottate dal ministro dei Verdi; gli effetti negativi della sua politica sulla popolazione, di cui Habek e i suoi compagni del Partito dei Verdi non si curano, e il sostegno alla politica bellicista della NATO.

Wolfgang Hübner ha sottolineato che non ci sono dubbi sul danno inferto alla popolazione e all’economia tedesca dalla politica di Habeck. Non possiamo permettere che passi questo premio senza protestare, ha detto, anche se non possiamo impedirlo. Alexander Hartmann, dal canto suo, ha detto: “Che sia voluta o no, la sua politica è di fatto tesa a riportare il paese ad una situazione pre-industriale, in cui le conquiste della civiltà oggi date per scontate, diventate accessibili a tutti grazie alla produzione di massa, saranno accessibili solo ad una piccola e privilegiata élite”.

“In altre parole, egli rappresenta una visione ed un sistema di governo che il movimento democratico, di cui la Paulskirche è monumento e monito, e di cui Carl Ludwig Börne fu pioniere e voce coraggiosa, ha sempre combattuto. Perciò Habeck non merita il premio Börne, bensì il premio Maria Antonietta, di cui ha aggiornato la famosa frase: “Il popolo non ha carbone? Che bruci il denaro”.

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