La vittoria di George Galloway nel Regno Unito riflette la rotta della classe dirigente

Il noto militante contro la guerra George Galloway, del piccolo Partito dei Lavoratori della Gran Bretagna, ha ottenuto una vittoria schiacciante il 29 febbraio in una elezione parlamentare suppletiva per rappresentare la città di Rochdale. Il deputato aveva fatto dell’interruzione del sostegno britannico al genocidio di Israele a Gaza un punto di forza della sua campagna elettorale e ha ottenuto circa il 40% dei voti, quasi il doppio del secondo classificato.

“Questo è per Gaza”, ha dichiarato Galloway nel discorso della vittoria. “Pagherete un prezzo elevato per il ruolo che avete svolto nel consentire, incoraggiare e coprire la catastrofe attualmente in corso nella Gaza occupata”, ha avvertito rivolgendosi a Keith Starmer, capo del Partito laburista. “Questo scatenerà una frana, uno spostamento delle placche tettoniche in decine di collegi elettorali, a partire da qui nel nord-ovest” e poi in tutto il Paese, ha dichiarato con sicurezza. Galloway è stato a lungo leader del Partito Laburista fino a quando non fu spodestato nel 2003, dopo aver criticato l’allora Primo Ministro Tony Blair per il ruolo centrale svolto nel lanciare la guerra in Iraq.

La sua vittoria è stata uno shock per entrambi i partiti tradizionali, laburista e conservatore, e segue le grandi manifestazioni che si sono tenute in tutto il Regno Unito per protestare contro il massacro di Gaza e il relativo sostegno da parte del governo britannico. Il primo ministro conservatore Rishi Sunak ha definito l’elezione di Galloway “oltremodo allarmante”. Il neoeletto deputato ha risposto a un giornalista di Sky News che “il piccolo Rishi Sunak [è] alla fine del suo mandato di primo ministro. Non parlatemi come se fosse sceso dal monte con le tavole della legge, o come se le cose che dice dovessero in qualche modo stupirmi. Possono stupire voi, non me”. Alla domanda se non “rispettasse” il Primo Ministro, Galloway ha risposto: “Io disprezzo il Primo Ministro”. Dopo il giuramento del 4 marzo, Galloway si è impegnato a fare una campagna per far cacciare dal Parlamento alcuni deputati laburisti alle prossime elezioni generali.

L’ex ambasciatore britannico e sostenitore dei diritti umani Craig Murray ha stigmatizzato il tentativo dei leader britannici di soffocare qualsiasi opposizione alle loro politiche, in un articolo su Consortium News intitolato “Il panico della classe dirigente”. Egli sottolinea che Sunak ha definito l’elezione di Galloway un attacco ai “valori britannici” e persino alla democrazia stessa. “L’idea che la democrazia, cioè votare per qualcuno, sia un attacco alla democrazia è così folle che, se avessimo avuto un qualche tipo di media indipendente, sarebbe stata ridicolizzata a morte”. Invece, ci viene detto che “le forme ordinarie di attività democratica – la libera assemblea, la libertà di parola e il libero voto – minacciano tutte la società”. La classe politica è ora in preda al panico e si scaglia ovunque”. Si parla di vietare del tutto le assemblee filo-palestinesi e di mettere al bando il Muslim Council of Britain e il Palestine Action.

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