Funzionari dell’UE accusati di “bullismo” verso l’Africa

Durante la conferenza stampa con Antony Blinken,  Naledi Pandor è stata interpellata da un giornalista su coloro che vogliono costringere l’Africa a scegliere tra la Russia e la Cina, da una parte, e l’Occidente, dall’altra. Ha risposto che “Nelle nostre interazioni con alcuni dei nostri partner in Europa e altrove, c’è un senso di prepotenza paternalistica verso il ‘scegli questo o ne subirai le conseguenze'”.

Incuriosita da questa osservazione, la corrispondente della South African Broadcasting Corporation (SABC) a Bruxelles, Rosie Birchard, ha chiesto a personalità politiche (non nominate) di Bruxelles un commento, ricevendo solo un “no comment”. Secondo l’articolo della SABC, la leadership dell’UE sarebbe molto arrabbiata per il rifiuto dell’Africa di seguire la versione della NATO sulla Russia e sta considerando di collegare i futuri aiuti alla conformità con le politiche dell’UE.

L’antefatto è un rapporto interno dell’UE trapelato da diplomatici europei e diffuso a Bruxelles nella settimana conclusasi il 22 luglio. Secondo l’agenzia di stampa Devex, il rapporto mostra la preoccupazione di “perdere l’Africa” e l’urgenza di fare qualcosa al riguardo. In questo contesto, i diplomatici suggeriscono che gli aiuti esteri dovrebbero essere legati ad alcune condizioni, tra cui la disponibilità delle nazioni africane ad assecondare la narrazione europea sulla guerra in Ucraina.

Questo rapporto interno fa riferimento al viaggio del Presidente dell’Unione Africana Macky Sall a Soci all’inizio di giugno per incontrare Vladimir Putin e negoziare un accordo sul grano per l’Africa. Devex scrive che “il rapporto dei diplomatici cita l’incontro di Soci all’inizio di giugno come parte di ‘una tendenza che sembra indicare che l’UA e i suoi Stati membri potrebbero allontanarsi ulteriormente dalla nostra posizione'”.

Agli “attriti tra i due continenti” citati dai diplomatici in questo rapporto, va aggiunta un’altra questione controversa, che riguarda le misure che l’UE chiede all’Africa di adottare per combattere il “cambiamento climatico”. In un documento redatto a giugno, i ministri dell’Energia dell’Unione Africana hanno sostenuto che i combustibili fossili, soprattutto il gas naturale, “dovranno svolgere un ruolo cruciale” nell’aumento dell’accesso all’energia e all’elettricità nel continente. La lobby del cambiamento climatico, in particolare nel Regno Unito, teme che l’UA possa assumere una posizione comune sulla necessità di sviluppo alla prossima conferenza sul cambiamento climatico che si terrà a novembre in Egitto.

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