Xi e Putin parlano di “nuova era di sviluppo”

L’atteso vertice Xi Jinping-Putin, tenutosi poco prima dell’apertura delle XXIV olimpiadi invernali il 4 febbraio a Pechino, ha visto i due capi di stato firmare quindici accordi economici ed una “Dichiarazione Congiunta della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cinese su una Nuova Era delle Relazioni Internazionali e dello Sviluppo Globale Sostenibile”.

Mentre la totalità degli analisti e dei media occidentali hanno inforcato gli occhiali della geopolitica per valutare la portata dell’avvenimento, la dichiarazione di sedici pagine rigetta esplicitamente l’approccio “a somma zero” causa di ogni sciagura nel mondo. In apertura, esso denuncia gli “approcci unilaterali” adottati da alcune nazioni e personaggi che intervengono negli affari interni degli altri stati, alimentando lo scontro e “così ostacolando lo sviluppo e il progresso dell’umanità”.

Il primo punto affrontato è quello della democrazia, definita un valore universale che non autorizza alcuno stato a imporre “il proprio ‘standard democratico’ su altri Paesi”, mentre il secondo punto sottolinea che lo sviluppo è “il volano principale che assicura la prosperità delle nazioni” e, di conseguenza, la loro sicurezza. Sotto questo aspetto viene invocata l’ulteriore integrazione tra la Belt and Road Initiative (BRI) e l’Unione Economica Eurasiatica.

La terza sezione, che tratta delle “gravi sfide alla sicurezza internazionale”, ha causato grande costernazione negli ambienti geopolitici occidentali. I due presidenti si oppongono ad un’ulteriore espansione della Nato e chiedono all’Alleanza atlantica di abbandonare l’approccio da guerra fredda. La Cina sostiene le proposte russe di “garanzie di sicurezza a lungo termine e legalmente vincolanti in Europa”, mentre la Russia “riafferma il proprio sostegno al principio di ‘una sola Cina’” e conferma che Taiwan è parte inalienabile di quest’ultima.

La quarta sezione attribuisce alle Nazioni Unite un “ruolo di coordinamento centrale negli affari internazionali” e chiede cooperazione e non scontro tra le potenze mondiali.

Gli occidentali di buon senso, tra cui questa newsletter, fanno notare da tempo che la linea dello scontro tra Paesi Nato da una parte, e Russia e Cina dall’altra, avrebbe portato ad un rafforzamento dei rapporti tra queste ultime due nazioni, cosa ora evidente a tutti. “L’impero britannico” è particolarmente costernato, come ha espresso eloquentemente il Daily Telegraph (vedi sotto). Per chi non ha spento il cervello valgono le parole di Helga Zepp-LaRouche, che ha esortato a “togliere gli occhiali ideologici” per un momento e riconoscere “le straordinarie opportunità che si aprono al mondo intero” per lavorare assieme agli obiettivi comuni dell’umanità.

 

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