Il gruppo Clintel italiano denuncia la disinformazione sul clima

Reagendo alla massiccia propaganda dei media che accusano l’attività umana di essere responsabile dei fenomeni meteorologici estremi delle scorse settimane (tempeste al Nord e caldo torrido al Sud), il gruppo di scienziati aderenti all’associazione internazionale Clintel (Climate Intelligence) ha pubblicato un comunicato il 30 luglio respingendo la campagna di terrore mediatico e denunciando le ricette dei “climatisti” perché distruttive.

Il comunicato è firmato da Uberto Crescenti, professore emerito di Geologia applicata all’università di Chieti-Pescara (già magnifico rettore e presidente della Società Geologica Italiana), presidente di Clintel-Italia, e da Alberto Prestininzi, professore di Geologia applicata (già all’università di Roma La Sapienza) e ambasciatore per l’Italia della Fondazione Internazionale Clintel. Il prof. Prestininzi è stato relatore alla conferenza dello Schiller Institute a Strasburgo l’8-9 luglio. Nel frattempo si sono aggiunti altri firmatari.

Clintel italia denuncia l'”ingiustificato allarme” che “sta inquinando le coscienze anche di responsabili politici ad alti livelli” i quali, invece di prevenire, affrontano i rischi “con misure che, di fatto, neanche affrontano i problemi”.

I sostenitori dell’emergenza climatica sostengono che la temperatura globale è di un grado più alta di quanto era oltre un secolo fa. Questa sarebbe la causa di tutti gli eventi meteorologici seri e dei “decessi per ondate di calore, fenomeni siccitosi, fenomeni alluvionali e altro ancora”.

La loro ricetta è: “impegnare trilioni di euro dei contribuenti e attuare la transizione energetica, la parola magica che sarebbe la loro promessa per la soluzione dei detti problemi”. Purtroppo, è proprio la transizione energetica che la causa dei problemi: con l’aumento nel costo dell’elettricità che ha generato, ha aumentato il numero delle persone, specialmente in età avanzata, che non possono permettersi il condizionatore.

Gli scienziati quindi sostengono che siccità e inondazioni non si affrontano con pannelli fotovoltaici o pale eoliche, ma con le infrastrutture (dighe, casse di espansione, ecc.).

La dichiarazione si conclude così: “Noi di Clintel-Italia stigmatizziamo l’illusione della transizione energetica che sta abbagliando l’opinione pubblica e alcuni politici ai massimi livelli. Stigmatizziamo la disinformazione diffusa da tutti gli organi di stampa e di comunicazione di massa, che evitano ogni confronto su quello che è il vero problema che colpisce l’umanità, soprattutto nelle sue componenti più deboli: la disponibilità d’energia abbondante e a costi accessibili. Stigmatizziamo il rifiuto da parte di chi brandisce il terrore del finto allarme climatico a confrontarsi sugli aspetti tecnico-scientifici del presunto allarme da essi lanciato e dalle false soluzioni da essi proposte”.

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