Germania: ci si accorge che i verdi sono anti-costituzionali

I dubbi fondati che i Verdi tedeschi e la loro ideologia non siano in linea con la Costituzione della Repubblica federale sono stati rafforzati la scorsa settimana da diversi sviluppi politici.

In primo luogo, in quello che è scoppiato come un terremoto politico di medie dimensioni, l’Ufficio Elettorale Federale ha stabilito che la lista dei Verdi del Saarland per le elezioni nazionali di settembre non è conforme alle leggi elettorali. Questo significa che i Verdi non possono essere votati nello stato del Saarland il 26 settembre, tranne che per i candidati diretti della circoscrizione.

La sentenza è anche uno schiaffo in faccia alla candidata cancelliera dei Verdi Annalena Baerbock e all’esecutivo nazionale del partito, che hanno interferito massicciamente nel processo di creazione di una lista nel Saarland. La Baerbock voleva una capolista donna, ma il congresso dei Verdi del Saarland a metà giugno ha nominato un candidato uomo, dopo che la candidata donna non aveva ottenuto nemmeno il 30% dei voti. L’esecutivo nazionale dei Verdi ha allora inscenato una falsa “mobilitazione della base del partito” per imporre un secondo congresso che poi, escludendo i delegati potenzialmente in disaccordo, ha nominato una capolista femminile il 17 luglio.

Il 30 luglio però l’ufficio elettorale dello stato del Saarland ha stabilito che la lista dei Verdi non era conforme alle leggi elettorali, e l’esecutivo del partito del Saarland è ricorso in appello. Il 2 agosto l’intero caso è stato poi trasferito all’ufficio elettorale federale, che ha ribadito che l’esclusione della lista dei Verdi dalle elezioni era giustificata dalle gravi violazioni delle leggi elettorali evidenti nella vicenda.

Dato che la Costituzione tedesca garantisce elezioni “democratiche ed eque”, questo già dimostra il disprezzo dei Verdi per la legge fondamentale. La settimana scorsa hanno fatto il bis, proponendo la creazione di un nuovo super ministero con poteri speciali per interferire e porre il veto su tutte le questioni di bilancio nel governo, in aperta violazione dei privilegi dei ministeri del gabinetto. Non c’è nessuna base per un tale super ministero nella Costituzione tedesca. L’ossessione dei Verdi per i super poteri mostra ancora una volta la loro tendenza a pensare in termini golpisti, invece di rispettare le procedure democratiche garantite dalla Costituzione.

Sfortunatamente, questo punto non viene adeguatamente affrontato dagli altri partiti politici, la cui critica alla proposta dei Verdi si è limitata per lo più a definirla un mero trucco da campagna elettorale. Il punto è stato comunque affrontato in un documento di 145 pagine che viene fatto circolare a livello nazionale tra i funzionari politici ed istituzionali eletti da un’iniziativa popolare chiamata “Gruppo di lavoro ripensamento” (Arbeitsgemeinschaft Neubesinnung). Il documento sottolinea che l’ideologia e i piani politici dei Verdi violano vari articoli della Costituzione. I piani per decretare una riduzione del consumo di energia pro capite e quelli per ridurre i metri quadrati su cui un cittadino è autorizzato a vivere, così come il passaggio alle energie rinnovabili che provocherà blackout su larga scala, rappresentano una minaccia per le vite umane e sono ragioni sufficienti per citarli in giudizio, afferma l’iniziativa, invitando i membri dei parlamenti nella loro funzione di organi costituzionali a presentare un ricorso contro i progetti verdi alla Corte costituzionale.

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