Due buone notizie da Monaco: un’iniziativa dalla Cina e la manifestazione contro la guerra

Nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il Consigliere di Stato cinese Wang Yi, ora direttore dell’Ufficio Affari Esteri del PCC, ha annunciato che Pechino avrebbe presto pubblicato un documento che illustra la posizione cinese per una soluzione politica della crisi ucraina, nonché una più ampia descrizione dell’Iniziativa di sicurezza globale (vedi sotto). “In un momento critico della storia, la società umana non deve ripetere la strada dell’antagonismo, della divisione e dello scontro, e non deve cadere nella trappola del gioco a somma zero, della guerra e del conflitto”, ha dichiarato, riferendosi inequivocabilmente alle premesse della politica anglo-americana.

Il diplomatico cinese ha fatto appello in particolare agli europei affinché cambino il corso degli eventi e costruiscano un mondo più sicuro assieme alla Cina. “Suggerisco che tutti inizino a pensare con calma, specialmente gli amici in Europa, a che tipo di sforzi possiamo compiere per fermare questa guerra”, ha detto Wang. Questi ha anche sottolineato che ci sono “alcune forze che apparentemente non vogliono che i negoziati abbiano successo o che la guerra finisca presto”.

Per Wang, Monaco era la tappa di un tour europeo dal 14 al 22 febbraio, che lo ha già portato in Italia e in Francia, prima di recarsi in Ungheria e poi in Russia. Si può presumere che, insieme ai rapporti commerciali, l’iniziativa di pace di Pechino sia stata all’ordine del giorno in tutte queste capitali.

Mentre al Bayerischer Hof si discettava di come continuare il conflitto, fuori, nelle strade di Monaco, si svolgeva una grande manifestazione che segnava la rinascita del movimento contro la guerra.

Di particolare rilievo è stato l’intervento di Karl Krökel, responsabile dell’iniziativa “Artigiani per la pace”, che dall’autunno scorso ha organizzato una serie di manifestazioni per la pace in numerose città della Germania orientale. Al momento della riunificazione tedesca nel 1989, ha sottolineato Krökel parlando di fronte a circa ventimila persone, nessuno avrebbe potuto immaginare che oggi la Germania e l’Europa si sarebbero trovate ad affrontare una situazione in cui si stanno accendendo le micce per una terza guerra mondiale.

Subito dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica, Krökel ha partecipato personalmente a una delle tavole rotonde economiche, nell’area di Dessau, per aiutare a sviluppare piani per politiche di crescita economica. Ha raccontato di come i cittadini di Dessau abbiano raccolsero munizioni e armi, metallo e rottami, che furono fusi e trasformati nella campana della pace di Dessau, per ricordare a tutti quanto sia terribile la guerra. In quel momento storico, la gente era convinta che la fine della guerra fredda e l’inizio della cooperazione con la Russia fossero a portata di mano. Ma poi la NATO ha iniziato l’espansione verso est e ha distrutto la sicurezza dell’Europa.

Oggi, ha proseguito Krökel, la crisi economica ha gettato intere comunità nella disperazione. Nove aziende energivore su dieci sono in difficoltà, mentre le sanzioni contro la Russia stanno mandando in rovina l’economia tedesca. Krökel ha citato il caso di Schwedt, sede del grande impianto che raffinava il petrolio russo proveniente dall’oleodotto dell’amicizia, e ha sollecitato un ampio sostegno alla recente offerta della Santa Sede di utilizzare la Città del Vaticano come sede per i colloqui di pace sull’Ucraina.

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