Diane Sare e Scott Ritter denunciano il sostegno del Sen. Schumer all’attacco alla libertà di parola

Il 19 agosto la candidata indipendente al Senato degli Stati Uniti Diane Sare ha dimostrato ancora una volta di avere le carte in regola per mandare a casa uno dei politici più corrotti degli Stati Uniti, il senatore in carica nello Stato di New York Chuck Schumer. L’occasione è stata un dialogo in podcast con l’ex ispettore delle Nazioni Unite Scott Ritter. Entrambi sono tra le oltre 70 persone indicate come “terroristi dell’informazione” dal “Centro Contro la Disinformazione” (CCD) ucraino, il cui direttore Shapovalov chiese in una riunione del 14 luglio – alla presenza di funzionari statunitensi – che queste persone siano processate come “criminali di guerra” (vedi SAS 31-33/22).

Durante il podcast con Cynthia Pooler (Issues that Matter), Sare e Ritter hanno dimostrato che i veri criminali sono coloro che minacciano di limitare la libertà di parola e lo fanno con il pieno appoggio di importanti funzionari statunitensi. Ritter ha criticato il senatore Schumer in una lettera aperta per il ruolo svolto nel destinare fondi all’Ucraina che sono stati utilizzati per “attaccare la reputazione di una sfidante per il suo seggio al Senato, minacciandola di violenza politica e altro ancora per il ‘crimine’ di aver sfidato Schumer sulla questione dell’Ucraina”.

Nel corso del podcast, Ritter ha spiegato le sue ragioni, accusando il senatore di New York di “usare un delegato straniero [il CCD]… per intimidire e mettere a tacere i cittadini americani che osano dire la verità”. Oltre all'”effetto agghiacciante” che questo ha sul diritto alla libertà di parola, c’è la minaccia alla “sicurezza” di Diane Sare in quanto “personaggio pubblico”, poiché a New York sono attivi gruppi filo-ucraini fedeli al regime neonazista del presidente Zelensky, e Schumer lo sa.

L’ex ispettore dell’ONU ha aggiunto di ritenere che Diane Sare “sarebbe una fantastica rappresentante del popolo di New York e del Senato degli Stati Uniti” e “potremmo solo sperare di avere una persona della sua saggezza e maturità”, concludendo questo segmento della discussione dicendo: “Quindi, Diane, ti sostengo al 100%”.

I due hanno passato in rassegna la politica degli Stati Uniti e della NATO in Ucraina, a partire dalla violazione delle promesse fatte alla Russia al momento della caduta dell’Unione Sovietica nel 1990, secondo cui non ci sarebbe stata un’espansione della NATO verso Est; passando per il colpo di Stato del febbraio 2014, diretto dagli Stati Uniti; fino al pericolo di una guerra nucleare oggi, derivante dalle pressioni occidentali affinché l’Ucraina continui a combattere contro la Russia con armi fornite dagli Stati Uniti e dalla NATO. Un esempio delle continue provocazioni statunitensi contro la Russia è il recente voto 100 contro 0 del Senato degli Stati Uniti che condanna la Russia come Stato promotore del terrorismo.

Anche se il CCD ha tolto dalla Rete la lista di proscrizione, la minaccia alla libertà di parola e alla sicurezza di coloro che si rifiutano di essere intimiditi rimane, poiché Kiev continua a prendere di mira gli oppositori sia in Ucraina sia in Russia.

Il dialogo tra Scott Ritter e Diane Sare è disponibile al seguente link: https://laroucheorganization.com/article/2022/08/19/conversation-scott-ritter-and-diane-sare-about-being-blacklisted

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