Agricoltori polacchi, cechi e slovacchi uniti contro il Green Deal

Gli agricoltori dei Paesi dell’Europa orientale, oltre ad opporsi all’accordo preferenziale UE-Ucraina, denunciano anche il “Green Deal” della Commissione UE. La protesta è partita dagli agricoltori polacchi, ai quali si sono poi aggiunti i colleghi della Repubblica Ceca e della Slovacchia. La pressione ha avuto un tale successo che lo stesso commissario europeo per l’Agricoltura, Jozef Wojciechowski (polacco), ha inviato una lettera al presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Norbert Lins, protestando per l’eccessivo onere sulle aziende agricole causato dalle misure di “protezione del clima”. “Fermate le importazioni, fermate il Green Deal!”, ha scritto.

È tuttavia improbabile che gli altri membri della Commissione UE accettino di fare concessioni importanti sul programma di Ursula von der Leyen, almeno finché la pressione degli agricoltori e di altri settori della popolazione non si intensificherà ulteriormente. Questo potrebbe accadere da qui alle elezioni europee di giugno.

Il 26 febbraio, ad esempio, gli agricoltori di diversi Paesi europei, alla guida di 1.500 trattori, si sono recati a Bruxelles per far sentire la loro voce ai ministri dell’Agricoltura dell’UE riuniti quel giorno. Inoltre, 700 trattori polacchi hanno bloccato l’autostrada A2, la principale arteria di trasporto stradale tra la Germania e la Polonia, mentre i trattori tedeschi hanno fatto lo stesso sulla A12, la continuazione dell’autostrada su territorio germanico. Questo blocco autostradale era uno sciopero di avvertimento, hanno dichiarato gli organizzatori polacchi della protesta, che potrebbe facilmente trasformarsi in un’azione di una settimana in mancanza di cambiamenti sostanziali nelle politiche agricole dell’UE. I blocchi stradali per i camion provenienti dall’Ucraina che attraversano i confini con la Polonia stanno entrando nella quarta settimana, integrati dall’ostruzione del traffico ferroviario.

Il sostegno all’opposizione al Green Deal è arrivato anche dal Ministro dell’Agricoltura slovacco, Richard Takác, che ha commentato sui social media: “Questa protesta è diretta principalmente contro la Commissione europea. Contro le assurdità che la Commissione europea vuole decidere”. Takác ha preso di mira l’ex commissario UE per il clima Frans Timmermans, quale principale artefice del Green Deal: “È lui che ha causato questo pasticcio verde e poi è scappato”.

Print Friendly, PDF & Email