Proposte per rilanciare l’OSCE

Il capogruppo socialdemocratico al Parlamento tedesco (Bundestag), Rolf Mützenich, ha proposto “un ordine di pace che includa la Russia, anche se questo al momento sembra illusorio”. Un tale ordine, inteso come “una comunità pluralista di sicurezza, escluderebbe la guerra tra i membri ed implicherebbe il superamento delle alleanze militari”. Mützenich è un fedele alleato del Cancelliere Scholz, che ha accentrato sotto di sé la politica verso la Russia.

Una proposta simile è giunta dal presidente dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), il ministro degli Esteri polacco Zbigniew Rau, che ha proposto di rilanciare il dialogo europeo sulla sicurezza in quella sede. A metà febbraio Rau sarà a Mosca. Anche la viceministra degli Esteri USA, Wendy Sherman, che ha guidato la delegazione statunitense nei colloqui strategici con Mosca, ha consultato il segretario dell’OSCE, Helga Schmid, sulla possibilità di usare l’organizzazione come sede per allentare le tensioni sull’Ucraina.

Da parte sua, Mosca ha sempre considerato l’OSCE, che comprende tutti i Paesi europei e le nazioni dell’Asia centrale e del Caucaso che facevano parte dell’Unione Sovietica, una sede appropriata per discutere i propri interessi di sicurezza. Il Presidente finlandese Sauli Niinistö si è spinto più avanti, proponendo un vertice di capi di stato e di governo da tenersi nel 2025, nel cinquantesimo anniversario della firma degli accordi di Helsinki (cfr. SAS 51-52/21).

 

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