Polyanskiy sulla posizione di Mosca

L’ambasciatore Dmitry Polyanskiy, numero due della missione diplomatica russa all’ONU, ha illustrato sinteticamente, ma con chiarezza, la posizione russa nei colloqui con USA e Nato alla conferenza dello Schiller Institute del 22 gennaio. Ha esordito con una “nota cautamente ottimistica. Il dialogo con gli USA, la Nato e l’OSCE prosegue… dunque ci vediamo e parliamo. Non ho dubbi che questo sia uno sviluppo positivo, paragonato allo stallo che c’è stato negli anni passati. Il valore di questi contatti non va sottovalutato. Qualche tempo fa, questo avrebbe potuto essere considerato già un risultato in sé”.

Tuttavia, “parlare ora non basta”, ha spiegato, riferendosi alle ripetute violazioni degli impegni contratti verbalmente “dalle nostre controparti occidentali”. Perciò, la diplomazia russia ora si attende “una risposta molto concreta da parte dei nostri colleghi occidentali riguardo alle proposte di garanzie di sicurezza che abbiamo messo sul tavolo”. Polyanskiy ha quindi riassunto il contenuto delle due bozze di trattato, che possono essere consultate qui:  https://mid.ru/ru/foreign_policy/rso/nato/1790818/?lang=en

Mentre la Russia aspetta queste risposte, “sfortunatamente i nostri colleghi occidentali tentano di ridurre la questione al tema dell’Ucraina. A volte sembra che si siano auto-ipnotizzati con la presunta imminente minaccia dell’invasione russa. È qualcosa di irrazionale, sapete, una fobia auto-inflitta, una cosa da discutere in terapia e non in un serio circolo politico.

“Sembra anche che i nostri colleghi occidentali siano accecati dalla cosiddetta ‘vittoria’ nella Guerra Fredda e continuino a vivere di queste memorie, cercando di parlare da una posizione di superiorità e imporre due pesi e due misure. Ci accusano della presenza e del movimento di truppe sul nostro territorio sovrano e allo stesso tempo sostengono che tutto ciò che fanno sul territorio della Nato è affare loro. Questo non funzionerà più.

“Sull’attività destabilizzante, questo è esattamente ciò che fa l’Occidente in Ucraina, inviando sempre più armi e truppe… invece di incoraggiare Kiev ad applicare le misure dell’accordo di Minsk e degli altri obblighi internazionali, i nostri partner occidentali incoraggiano le vedute sanguinarie sul Donbass da parte di Kiev, che vede la cosiddetta ‘assistenza’ occidentale come carta bianca”.

Print Friendly, PDF & Email