L’UE approva il piano olandese contro gli allevamenti

Il 2 maggio la Commissione Europea ha approvato il piano del governo olandese che prevede di indennizzare con 1,5 miliardi di euro circa 3000 allevatori e agricoltori per rottamare le loro aziende e impegnarsi a non riaprirle in altri paesi europei.

Questa decisione è stata definita un “crimine contro l’umanità” dalla Forza di Difesa degli Agricoltori (FDF). La FDF, che fa parte della nuova formazione politica che ha ottenuto la maggioranza al senato nelle ultime elezioni, intende mobilitarsi per impedire la chiusura delle aziende.

L’accusa rivolta agli agricoltori è che le emissioni di azoto e di ammoniaca riscalderebbero il clima del pianeta e danneggerebbero la biodiversità. La scusa della Commissione è che si propone di ridurre le emissioni delle aziende in prossimità dei terreni designati nel 2000 come riserva, chiamata questa “Natura 2000” e che si estende in tutta l’Unione. Il governo olandese di Mark Rutte sostiene di voler ridurre le emissioni di azoto del 50% entro il 2030.

Il 2 maggio, la Commissaria europea Margrethe Vestager ha elogiato i piani di rottamazione di Rutte, definendoli “schemi [che] miglioreranno le condizioni ambientali in quelle aree e promuoveranno una produzione più sostenibile e amica dell’ambiente nel settore dell’allevamento, senza indebitamente distorcere la concorrenza”.

Lo stesso giorno la FDF ha postato questo commento: “Terreni agricoli fertili potrebbero non essere più usati per coltivare cibo o allevare bestiame… in un momento in cui i cambiamenti climatici e la guerra limitano fortemente le forniture globali di cibo ed esplode il numero degli affamati, Bruxelles e l’Olanda sacrificheranno preziosi terreni agricoli. Un crimine contro l’umanità!”.

Print Friendly, PDF & Email