L’eurodeputata lettone Tatjana Zdanoka è oggetto di un’operazione della NATO

Le autorità lettoni e il Parlamento europeo hanno aperto un’indagine su Tatjana Zdanoka, membro lettone del Parlamento europeo, accusata di essere un agente russo. L’indagine è scaturita da un articolo pubblicato il 29 gennaio su The Insider, un sito web anti-Putin collegato a Bellingcat ed è stata definita dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov una “caccia alle streghe” che ricorda il maccartismo negli Stati Uniti.

“Si tratta di una caccia alle streghe”, ha sottolineato Peskov. “Ricordate il maccartismo negli Stati Uniti, quante persone sono state arrestate e imprigionate. Questa è la stessa cosa”. “Condanniamo con veemenza tutto questo. Ovviamente, non ha nulla a che fare con i cosiddetti ideali della democrazia, come viene interpretata oggi in Europa”, ha aggiunto.

Zdanoka è co-presidente dell’Unione Russa Lettone, un partito politico che si batte per i diritti della grande minoranza russa in Lettonia, che costituisce il 25% della popolazione. Negli ultimi tempi, ella ha denunciato la crescente discriminazione e repressione della minoranza russa. Nel luglio 2023, ha partecipato alla conferenza di Strasburgo dell’Istituto Schiller, mostrando come la russofobia guidata dal governo si spinga fino a colpire autori classici, come Alexander Pushkin. La discriminazione della minoranza russofona in Lettonia è simile a quella attuata dal regime banderista di Kiev dopo il colpo di Stato di Maidan del 2014.

L’accusa sollevata da The Insider è che Zdanoka avrebbe lavorato per il servizio di sicurezza russo FSB (ex KGB), riportando a due funzionari: Dmitry Gladey e Sergei Beltyukov. Interrogata da quel sito web, ha dichiarato di aver avuto rapporti di lavoro come europarlamentare solo con Gladey, che era presidente dell’Istituto internazionale per il monitoraggio dello sviluppo della democrazia, e di non conoscere nessuno di nome Beltyukov. Con notevole arguzia, ha aggiunto: “Posso testimoniare che le uniche persone con cui mi sono seduta allo stesso tavolo con la certezza che sono/erano funzionari dell’FSB russo, sono Vladimir Putin e Sergei Naryshkin” (Quest’ultimo è l’attuale direttore dell’FSB).

La signora Zdanoka ha postato su FB una dichiarazione intitolata “Non riuscirete a spaventarmi”, affermando che la fretta di The Insider di pubblicare l’attacco contro di lei si spiega con un’iniziativa che avrebbe tenuto al Parlamento il 31 gennaio, in commemorazione delle vittime dell’Olocausto e sul nuovo pericolo del fascismo in Europa. La sua portavoce, Zhanna Karelina, ha dichiarato al portale lettone Delfi che l’europarlamentare si sta consultando con gli avvocati per valutare la possibilità di querelare The Insider.

Print Friendly, PDF & Email