La proposta cinese sull’Ucraina offre una base negoziale
In un articolo intitolato “Terza guerra mondiale o pace” del 3 marzo, Helga Zepp-LaRouche ha sostanzialmente approvato il piano di pace cinese. “No, non come sonnambuli, ma a occhi aperti e senza motivo, spina dorsale e coscienza, l’establishment transatlantico ci sta spingendo sull’orlo del precipizio, oltre il quale ci aspetta l’inferno termonucleare”, scrive la fondatrice dello Schiller Institute, aggiungendo che “Il piano di dodici punti per una soluzione diplomatica alla crisi strategica tra NATO e Russia, pubblicato dalla Cina il 24 febbraio, rappresenta un salvagente lanciato all’ultimo minuto per impedirci di saltare giù”.
“Nonostante il Presidente Biden e la Commissione UE l’abbiano scartato d’impulso, esso ha ricevuto l’approvazione delle nazioni del Sud globale e di conseguenza della maggior parte dell’umanità. Esso deve diventare assolutamente oggetto di attenzione da parte di tutte le forze del mondo che, in questo tempo di minaccia esistenziale per l’umanità, auspicano una soluzione diplomatica al conflitto in Ucraina. Esso rappresenta anche un’opzione concreta per riempire di contenuti l’offerta di Papa Francesco di usare il Vaticano come sede dei negoziati di pace”.
Helga Zepp-LaRouche prosegue accusando USA e NATO di aver respinto il piano cinese perché il loro obiettivo è esattamente l’opposto, e cioè di “ripristinare un mondo unipolare in cui alla Cina non sia mai permesso di svolgere il ruolo di mediatore di pace”. Ciononostante, i sostegni al piano crescono, in quanto esso prevede di “rispettare la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi, abbandonare la mentalità da Guerra Fredda, cessare le ostilità, porre fine alle sanzioni contro la Russia e propone passi concreti per superare diplomaticamente la crisi”. “Le reazioni quasi isteriche dei media mainstream e degli atlantisti a questa proposta dimostrano ancora una volta che gli occhiali ideologici provocano cecità”.
Leggi il testo integrale dell’articolo: https://schillerinstitute.com/blog/2023/03/06/.