La Cina risponde al tentativo di trascinare Giappone e Corea del Sud in una “NATO asiatica”

Durante la visita a Londra il 5 maggio, il primo ministro giapponese Fumio Kishida e Boris Johnson hanno discusso un nuovo accordo di cooperazione militare. L’accordo di accesso reciproco (RAA), una volta firmato, “consentirà un più rapido dispiegamento di truppe e permetterà loro di compiere addestramento congiunto e soccorso in caso di disastri”, secondo Nikkei. A gennaio, Kishida aveva firmato un RAA con il primo ministro australiano Scott Morrison.

I due Premier hanno apertamente parlato di portare la NATO in Asia, con Johnson che ha detto: “Noi nel Regno Unito riconosciamo che la nostra sicurezza in Europa è indivisibile dalla sicurezza, la nostra sicurezza collettiva, nell’Asia-Pacifico, nella regione Indo-Pacifica”. Kishida ha dichiarato minacciosamente che “l’Ucraina potrebbe essere l’Asia orientale di domani. L’aggressione della Russia non è un problema solo per l’Europa. È in gioco l’ordine internazionale che comprende l’Indo-Pacifico”.

Un editoriale del quotidiano cinese Global Times del 7 maggio ha espresso lo sdegno di Pechino per il tentativo di globalizzare l’alleanza militare transatlantica: “La NATO, che ha creato la divisione in Europa e scatenato guerre in tutto il mondo, sta cercando di applicare i trucchi della ‘politica dei blocchi’ e dello ‘scontro tra campi’ alla regione Asia-Pacifico”, e quindi sconvolgere la “cooperazione pragmatica” che ha reso l’Asia “la regione più vitale e dinamica del mondo”.

È ormai chiaro che il modello di sicurezza occidentale è fallito, continua l’editoriale, e portare quel modello fallito in Asia ha “l’intento di minare la pace e la stabilità regionale… Il blocco militare della NATO è un veleno, non un antidoto, per le ansie e le tensioni di sicurezza nella regione”.

L’editoriale nota anche che nelle sue visite in Indonesia, Vietnam e Thailandia, prima di recarsi in Europa, Kishida non è riuscito a convincere queste nazioni ASEAN ad unirsi alle campagne contro Russia e Cina. In particolare, l’Indonesia, che quest’anno è presidente del G20, ha rifiutato la richiesta degli Stati Uniti di disinvitare la Russia dal vertice di novembre a Bali.

In Corea del Sud, il presidente eletto Yoon Suk-yeol, non ancora insediato, ha chiesto che il suo paese sia incluso nel Quad, l’alleanza esplicitamente anticinese degli Stati Uniti che comprende Giappone, Australia e India (anche se l’India ha rifiutato di unirsi agli attacchi contro la Cina o la Russia). Il 5 maggio, i servizi di intelligence della Corea del Sud hanno aderito al NATO Cooperative Cyber Defense Center of Excellence, un centro di difesa informatica istituito dall’Alleanza Atlantica nel maggio 2008. La Corea del Sud è il primo paese asiatico ad aderire. Il Global Times ha risposto che la NATO intende utilizzare la Corea del Sud come “un pezzo degli scacchi per contenere la Cina e la Russia nel regno della difesa informatica… aprendo la strada all’interferenza delle forze occidentali negli affari geopolitici regionali”.

Ad accrescere le tensioni nella regione, il Presidente Biden è atteso a Tokyo e Seul dal 20 al 24 maggio.

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