La Banca dei BRICS punta ad una nuova architettura finanziaria

Dal 29 al 31 agosto si è riunito a Città del Capo il Consiglio dei Governatori della Nuova Banca di Sviluppo (NDB), in preparazione del vertice dei BRICS in programma in ottobre a Kazan, in Russia. La missione principale della banca, fondata nel 2015 dai cinque Paesi membri dei BRICS, è mobilitare risorse finanziarie per progetti nelle economie emergenti e nei Paesi in via di sviluppo. Uno dei principali ostacoli incontrati, ha sottolineato la presidente della NDB Dilma Rousseff, è il sovraindebitamento dell’attuale sistema finanziario, che colpisce tutte le nazioni, comprese quelle più sviluppate, ma “sta crescendo troppo e troppo velocemente” ed è diventato “un peso eccessivo” nei paesi meno sviluppati. Per questo, ha sostenuto, “sono urgentemente necessari cambiamenti sistemici, soprattutto nell’architettura finanziaria internazionale”.

Come abbiamo riportato di recente, i Paesi in via di sviluppo (PVS) spendono oggi quasi il 42% del loro bilancio solo per gli interessi sul debito, soprattutto a causa di un sistema finanziario brutalmente ingiusto basato sul dollaro (cfr. SAS 32-33/24). I PVS sono particolarmente vulnerabili agli sconvolgimenti dei mercati finanziari e alle fluttuazioni dei tassi di interesse. La Rousseff ha proposto due misure per alleviare la situazione, una per ridurre il peso degli alti tassi di interesse e l’altra per aumentare i finanziamenti in valuta locale. L’obiettivo della NDB è infatti quello di fornire fino al 30% dei finanziamenti nelle valute locali dei Paesi contraenti, per facilitare nuovi investimenti e aumentare la prevedibilità.

Ma soprattutto, ha osservato che “lo sviluppo economico sostenibile richiede anche una base industriale e una capacità di scienza, tecnologia e innovazione che contribuiscano a un’espansione della produttività e a migliori posti di lavoro”. Questa enfasi sull’aumento della produttività attraverso la scienza e l’innovazione è la chiave per un rapido progresso economico, al di là della semplice transizione al commercio in valute nazionali.

Il viceministro delle Finanze russo Ivan Chebeskov, che ha partecipato all’incontro, ha confermato che è stata discussa “la necessità di trasformare e modificare il sistema finanziario esistente”, una priorità per la Russia, che quest’anno detiene la presidenza dei BRICS. L’argomento sarà sicuramente all’ordine del giorno della riunione dei BRICS che si terrà a Kazan (Russia) dal 22 al 24 ottobre.

Nel corso della riunione in Sudafrica, il Consiglio dei governatori ha approvato l’adesione dell’Algeria alla NDB. Oltre ai cinque membri originari della banca (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), si sono aggiunti successivamente Bangladesh, Egitto ed Emirati Arabi Uniti.

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