Il paragone con la politica UE del pareggio di bilancio non è sbagliato

Nel 1933, Schacht tornò alla Reichsbank e fu chiamato al ministero dell’Economia. Ora “egli stampò denaro come non mai. Spinse le grandi banche e i produttori di armi a formare un’impresa di facciata che emise cambiali (i famosi MeFo) a più non posso, acquistate dalla Reichsbank con denaro fresco. Nel far ciò, prese il controllo dei poteri fiscali del governo nazista, mettendo la spesa pubblica nelle mani della banca centrale.

Schacht dunque operò un “cambiamento di regime finanziario il cui scopo era una gigantesca riconversione dell’attività economica della nazione. In due anni, dal 1933 al 1935, Schacht portò la spesa militare dal 2% al 20% del PIL. Altre industrie (ad esempio, il tessile, l’agroindustriale e l’edilizia) furono strozzate. Nel contesto di quella svolta fu introdotto il sistema dei campi di lavoro che gradualmente si evolverono nell’orrore del XX Secolo”.

Come Schacht, le banche centrali oggi usano il potere di emissione monetaria e di controllo per una grande svolta verso una bolla “verde” da 30-40 mila miliardi di dollari, che sperano li traghetti oltre il collasso del debito globale. Il cosiddetto “Grande Reset”.

“Ciò deve essere fermato. È come l’iperinflazione di Weimar o il preludio al collasso deflazionistico? Le banche centrali hanno creato entrambi. L’importante è fermarlo e lo si fa con la separazione bancaria, secondo il modello Glass-Steagall, in ogni nazione e la nazionalizzazione delle banche centrali, per creare istituzioni creditizie che finanzino posti di lavoro produttivi”.

Print Friendly, PDF & Email