I giovani hanno votato contro l‘isteria climatica in Svizzera

La grande sorpresa del voto in Svizzera contro la nuova legge sulla CO2 è che la maggioranza dei giovani ha votato contro (vedi SAS 24/21). Secondo un sondaggio commissionato da Tamedia e 20min.ch e pubblicato sul sito di quest’ultimo, il 54% degli over 65 ha votato a favore della legge che impone nuove tasse e imposte sulle emissioni di gas serra, mentre il 58% degli under 34 ha votato contro.
Il principale settimanale svizzero, Weltwoche, ha scritto che il risultato ha segnato una “svolta nella politica climatica internazionale”, una “rivolta popolare” in cui l’elettorato svizzero si è ribellato “contro i dettami delle élite… Gli svizzeri stanno facendo uno sciopero del clima, solo in modo ben diverso da quello che intendevano quelli al potere. Vogliono meno azioni governative contro il cambiamento climatico invece che di più”.

Contrariamente ad una narrazione ampiamente diffusa, solo il 2% degli intervistati ha detto di aver votato contro la legge perché riteneva che le misure previste non fossero abbastanza forti per ridurre in modo efficace le emissioni. In realtà, il timore di costi più elevati è stata la ragione principale del No – anche tra i giovani.

Il leader del gruppo parlamentare del partito socialdemocratico, Roger Nordmann, ha commentato che anche se non è stata respinta la politica climatica in quanto tale, il No ha dimostrato chiaramente che si è esaurita “l‘onda verde”. La proposta respinta ha dimostrato che la politica dei grandi toni, del costante raddoppio di obiettivi climatici sempre più ambiziosi, ha fatto il suo tempo“. Nordmann si è detto favorevole a una politica climatica di piccoli passi e non di passi costosi e stravaganti „regolati dal portafoglio“.

Print Friendly, PDF & Email