Funzionari di Kiev negano la narrazione su di un’“imminente invasione russa”

A nessuno può essere sfuggito il mantra, fedelmente recitato da politici e media occidentali, secondo cui le “oltre centomila” truppe russe al confine dell’Ucraina starebbero per invadere il Paese. Allora ascoltiamo che cosa dice il ministro della difesa ucraino. Il 26 gennaio, Oleksiy Reznikov ha dichiarato davanti al Parlamento: “La situazione al confine tra Ucraina e Russia, in questo momento, non è diversa da quella che era nella primavera dell’anno scorso. In questo momento non ci sono azioni o fenomeni significativi”.

Due giorni prima, parlando su ICTV, aveva detto che “le forze armate russe non hanno costituito un solo gruppo d’attacco, il che attesta il fatto che domani non invaderanno. Per questo vi chiedo di non diffondere il panico”.

Poi lo stesso Presidente Zelensky ha riferito di aver detto al presidente Biden il 27 gennaio che “C’è la sensazione all’estero che qui ci sia una guerra. Non è così…. Non abbiamo bisogno di questo panico”. La propaganda, ha detto, ha un effetto negativo sull’economia dell’Ucraina, in ginocchio, e rappresenta un pericolo. A quanto riferisce Radio Free Liberty, Zelenskyy ha sostenuto che le tensioni con la Russia non sono aumentate e che il rischio principale per il suo Paese sia la destabilizzazione dall’interno. Su questa nota, secondo Reuters ha nominato la Gran Bretagna come uno dei Paesi che permette il riciclaggio di denaro da parte dei russi e degli oligarchi che esportano capitali da Paesi come l’Ucraina e il Kazakistan. Si può dedurre da questo che egli teme proteste di massa contro il proprio regime, simili a quelle scoppiate un mese fa nel paese dell’Asia centrale.

Pur minimizzando il pericolo immediato di guerra, Zelensky ha detto di aver bisogno di più soldi e attrezzature militari dall’Occidente e dalla NATO, perché un attacco è sempre possibile. Egli è anche a favore di sanzioni più severe contro la Russia.

Inoltre, il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina (NSDC) Alexey Danilov ha detto alla BBC il 25 gennaio che il panico per un’imminente invasione da parte di Mosca può essere dovuto al fatto che il Washington Post ha interpretato male ciò che egli aveva detto in ottobre, e ha ribadito che il numero di truppe russe non è sufficiente per un’invasione, né sta “aumentando nel modo che oggi molti affermano”.

Infine, per citare l’ultimo episodio di “fake news”, sempre la Reuters ha riferito il 28 gennaio che la Russia stava inviando “plasma” e altre forniture mediche nella zona di confine, in previsione dei combattimenti. Questo è stato smentito dal Ministero della Difesa di Kiev il giorno dopo, in una dichiarazione ufficiale in cui si notava che i servizi ucraini non avevano monitorato alcuna attività del genere. In una frecciatina ai media occidentali, la dichiarazione continua esortandoli “a non diffondere informazioni non verificate” e “ad usare dati ufficiali”.

Dato che il regime di Kiev contraddice così apertamente la propaganda del partito della guerra, Zelensky dovrà guardarsi le spalle….

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