Di fronte alla sconfitta, i leader militari ucraini trattano

Ad una conferenza stampa prima della riunione dei ministri degli Esteri della NATO il 28-29 novembre a Bruxelles, Jens Stoltenberg ha dovuto riconoscere che “anche con il sostanziale e significativo sostegno militare da parte degli alleati della NATO, [l’Ucraina] non è stata in grado, nell’ultimo anno, di spostare la linea del fronte. E ciò riflette il fatto che non dovremmo mai sottovalutare la Russia”. Il 2 dicembre, il segretario della NATO ha ribadito la cupa analisi all’emittente tedesca ARD Tagesschau24, affermando a proposito del futuro dell’Ucraina che “dovremmo essere preparati anche alle cattive notizie”. Tuttavia, “il sostegno incondizionato a Kiev continua”, ha chiosato.

Dal canto suo, Zelensky ha finalmente ammesso, in un’intervista all’AP pubblicata il 1° dicembre, che la controffensiva non ha raggiunto gli obiettivi prefissati, pur lamentando che il conflitto a Gaza ha distolto l’attenzione del mondo dall’Ucraina, mettendo a rischio ulteriori aiuti economici e militari. A quanto pare, il giornalista non gli ha chiesto del conflitto interno con il comandante delle forze armate ucraine, il generale Zaluzhny, che il mese scorso ha dichiarato a The Economist che il conflitto è “in una situazione di stallo” e che la Russia è in vantaggio (vedi SAS 45/23). Da allora, gli alleati del Presidente hanno pubblicamente incolpato il generale del fallimento, alcuni chiedendone le dimissioni, altri la destituzione. È interessante notare che il sindaco di Kiev, il fanatico antirusso Vitali Klitchko, ha difeso Zaluzhny in un’intervista alla trasmissione svizzera 20 Minuten. Per il bene dell’unità nazionale, l’ex campione di boxe ha detto che sosterrà il Presidente fino alla fine della guerra, ma che poi “ogni politico risponderà dei suoi successi e dei suoi fallimenti”.

L’autorevole giornalista investigativo statunitense Seymour Hersh ha raccontato di questa faida in un articolo del 1° dicembre su subtrack.com, intitolato “Da generale a generale. I leader militari stanno negoziando una potenziale pace in Ucraina”. Due fonti americane “con conoscenza diretta di queste cose” gli hanno riferito che i colloqui per un cessate il fuoco sono in corso da settimane e coinvolgono il generale Zaluzhny e il suo omologo russo, il generale Valery Gerasimov, e che si stanno negoziando le condizioni per un accordo. Secondo queste fonti, il comandante ucraino è stato convinto a rendere pubblica la sconfitta da “alcuni americani di spicco”, presumibilmente da esponenti della comunità di intelligence. Queste stesse fonti sostengono tuttavia che sia Zelensky che la Casa Bianca siano contrari ad un cessate il fuoco in questo momento.

Altri esperti russi hanno osservato che il generale Gerasimov non condurrebbe mai colloqui di pace senza il consenso del presidente Putin e che il generale Zaluzhny lo farebbe solo se fosse sicuro della protezione dell’amministrazione Biden. La conclusione potrebbe essere che Washington stia cercando un modo per porre fine alla guerra e all’impegno militare in Ucraina, senza perdere completamente la faccia, in particolare con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali statunitensi.

Print Friendly, PDF & Email