Studio occidentale confuta la “trappola del debito cinese”

La Cina è il principale creditore bilaterale del continente, ma la maggior parte del debito africano è dovuto a investitori privati occidentali, conclude un nuovo studio eseguito da due ricercatori della Columbia University e dall’università di Oxford. I risultati confutano le accuse rivolte alla Cina di perseguire la “diplomazia della trappola del debito”.

Il debito verso Pechino, nota lo studio, “non è la parte del debito che cresce più rapidamente. Altre linee di credito, soprattutto quelle verso i creditori commerciali, sono cresciute molto di più negli anni recenti.” Così, “a togliere il sonno ai leader africani non è la trappola del debito cinese; sono i capricci del mercato obbligazionario”.

Gli obbligazionisti, secondo il ricercatore Harry Verhoeven, sono “gente di Londra, Francoforte e New York che acquista debito africano. Negli ultimi due anni quel segmento è cresciuto molto più in fretta del debito verso altri creditori”: Lo studio calcola che il debito totale dei governi sub-sahariani verso entità cinesi ammontava a 78 miliardi di dollari nel 2019, pari a solo l’8% del debito totale e al 18% del debito estero della regione.

Questi dati fanno eco ad un precedente rapporto dell’Istituto di Ricerca Cina-Africa, che ha scoperto che “l’idea che la trappola del debito cinese metta a repentaglio l’intero continente è iperbolica”.

 

 

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