La nuova leadership in Cina proseguirà sulla strada della pace e dello sviluppo

Il 23 ottobre il Partito Comunista Cinese ha concluso il suo 20° Congresso con l’introduzione della nuova leadership, ovvero la Commissione Permanente del Comitato Centrale del PCC, con Xi Jinping rieletto Segretario Generale. Questo terzo mandato, senza precedenti per un leader cinese, è stato pubblicizzato dai media occidentali come una sorta di “presa di potere” da parte di Xi, ma il popolo cinese è generalmente sollevato dal fatto che egli rimanga al potere, proprio come lo furono gli americani quando Franklin Roosevelt, nel 1940, ruppe con la tradizione per ricoprire un terzo e poi un quarto mandato come Presidente.

Anche per il resto del mondo dovrebbe essere motivo di sollievo, per il ruolo importante svolto da Pechino nel promuovere la pace e lo sviluppo in un mondo che ora è minacciato da gravi crisi economiche, politiche e militari. In effetti, è stato sottolineato al congresso, questo è un periodo diverso da tutti gli altri, che richiede una ferma determinazione a superare quelli che Xi ha definito “venti forti, onde agitate e persino una tempesta furiosa”. Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno manifestato l’intenzione di impedire che la Repubblica Popolare Cinese, un paese socialista, abbia voce in capitolo nel determinare il corso della storia. Questo è lo scopo dei dazi, delle sanzioni e del tentativo di soffocare lo sviluppo tecnologico cinese. Tuttavia, come è emerso chiaramente dalla relazione di Xi al congresso, il Partito Comunista è determinato ad utilizzare le enormi risorse umane e di altro tipo per superare gli ostacoli che si oppongono al suo “ringiovanimento” e creerà i “volani scientifici” necessari per continuare a spingere la nazione verso nuove vette.

Allo stesso tempo, la Cina aprirà ulteriormente la propria economia al mondo esterno. Questo è stato un tema costante del congresso. Mentre i leader si preparano in tutti i settori – economia, politica estera, tecnologia e difesa – ad affrontare gli ostacoli messi in campo dall’Occidente, l’offerta di pace e cooperazione è sempre valida. Gli investimenti stranieri e l’espansione del commercio saranno accolti a braccia aperte. L’importante iniziativa Belt and Road, che ha dato nuove speranze all’Africa, all’Asia e all’America Latina, sarà ampliata concentrandosi sullo sviluppo di alta qualità. E il programma di successo cinese per la riduzione della povertà può diventare un faro per le altre nazioni che vogliono fare lo stesso, in coordinamento con il programma di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite.

Parlando alla stampa internazionale il 23 ottobre, Xi ha sottolineato che “così come la Cina non può svilupparsi isolata dal mondo, il mondo ha bisogno della Cina per il suo sviluppo”. In questo spirito, ha sostenuto l’importanza di salvaguardare la pace globale, favorire lo sviluppo globale e “promuovere la costruzione di una comunità umana con un futuro condiviso”.

Print Friendly, PDF & Email