La catastrofica capitolazione di Scholz alla NATO

La decisione del Cancelliere Olaf Scholz di autorizzare l’invio di carri armati all’Ucraina ha incoraggiato i guerrafondai del suo governo di coalizione, concentrati nel Partito Verde, a spingersi ancora più in avanti. Il 25 gennaio, durante un dibattito all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), il ministro degli Esteri Annalena Baerbock ha esortato gli europei a rimanere uniti e a non giocare allo scaricabarile sull’invio delle armi, “perché stiamo combattendo una guerra contro la Russia e non gli uni contro gli altri”.

Le sue dichiarazioni, così come la decisione del Cancelliere Scholz, sono state duramente denunciate da Helga Zepp-LaRouche il giorno successivo nel corso di una webcast. Su Olaf Scholz, ha detto: “ovviamente non ha abbastanza spina dorsale per resistere alle pressioni contro di lui. Questo è in contrasto con quanto lui stesso ha dichiarato più volte. Ricordiamo che nel febbraio dello scorso anno aveva dichiarato: ‘Niente armi pesanti all’Ucraina’, perché questo avrebbe aumentato il pericolo di una terza guerra mondiale. Nel frattempo, abbiamo fatto molta strada e sono state inviate molte armi: obici, i cingolati Marder e ora il Leopard 2, che è un carro armato pesante e rappresenta chiaramente una linea rossa per la Russia”.

Si tratta di una pericolosa escalation della guerra tra la NATO e la Russia, ha proseguito la signora LaRouche, che porta il mondo “un gigantesco passo più vicino alla Terza Guerra Mondiale”. Il governo è “totalmente irresponsabile”, ha detto. “I Verdi sono ovviamente il partito della guerra per eccellenza, guidato da persone che non hanno la conoscenza storica né la profondità strategica per capire che cosa stanno facendo, e stanno portando la Germania verso una catastrofe”. Ma la pressione viene anche dall’opposizione CDU/CSU, ha aggiunto, per non parlare dei media che sono vittime di “pazzia collettiva”.

Tutti questi sviluppi dimostrano che “la Germania è un Paese occupato, non abbiamo sovranità. E questo… porta al pessimismo culturale”. Nella Germania di oggi, da un lato c’è “l’oligarchia folle e in fuga in avanti e i suoi seguaci, che blaterano di un ‘ordine basato sulle regole’, quando stanno violando ogni regola possibile. E poi c’è la maggioranza della gente che è sempre più depressa! E questo è molto pericoloso”.

Le dichiarazioni della Baerbock hanno indotto Zaklin Nastic, membro del Bundestag del partito Die Linke, a presentare un’interrogazione scritta al governo, chiedendo di chiarire se la Germania abbia dichiarato guerra alla Russia. La più popolare esponente dell’opposizione di sinistra, Sahra Wagenknecht, ha twittato che il Ministro degli Esteri “non è all’altezza del suo lavoro” e sta calpestando “la reputazione del nostro Paese”. Lo stesso Cancelliere Scholz ha dovuto fare marcia indietro rispetto allo sfogo del suo ministro degli Esteri, affermando che avrebbe fatto di tutto “per garantire che la guerra della Russia contro l’Ucraina non si trasformi in una guerra tra Russia e NATO”.

Non sorprende che la reazione russa sia stata pronta e dura, ma anche molti altri hanno protestato. Tra questi il presidente croato Milanovic che ha commentato: “Non lo sapevo. Forse la Germania è in guerra con la Russia, ma allora buona fortuna, magari questa volta va meglio di 70 anni fa”.

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