Il prossimo governo dell’UE a cadere potrebbe essere quello greco

Il governo greco di Kyriakos Mitsotakis potrebbe diventare il quarto governo di un paese della NATO a cadere dal vertice del 29 giugno a Madrid – dopo quello di Boris Johnson, le dimissioni di Mario Draghi a Roma e l’estromissione della coalizione di governo di Kiril Petkov in Bulgaria.

Il governo Mitsotakis è il più filoamericano e filo NATO di tutti quelli che si sono succeduti ad Atene dopo la dittatura militare degli anni ’60 e ’70, e la sua recente decisione di inviare armi pesanti in Ucraina non è affatto popolare.

Ma lo scandalo di spionaggio all’origine di quello che viene ora definito “il Watergate di Mitsotakis” riguarda le intercettazioni nei confronti di Nikos Androulakis, leader del PASOK-KINAL, terzo partito politico del Paese, e del giornalista Thanasis Koukakis.

Il 5 agosto Grigoris Dimitriadis, sottosegretario del Premier Mitsotakis (nonché suo nipote), ha rassegnato le dimissioni per lo scandalo. Pur negando responsabilità diretta, i servizi segreti greci fanno capo al suo ufficio. Le sue dimissioni sono state rapidamente seguite da quelle del capo dei servizi segreti nazionali (EYP), Panagiotis Kontoleon. Pochi giorni prima aveva ammesso davanti a una commissione parlamentare che, sebbene le intercettazioni fossero legali (in quanto approvate da un procuratore), c’erano “azioni sbagliate riscontrate durante il processo”. La motivazione effettiva della sorveglianza non è stata rivelata, anche se è stata fatta ovviamente per considerazioni politiche.

Un indignato Androulakis ha chiesto che una commissione parlamentare svolga un’indagine approfondita. Anche Alexis Tsipras, leader del principale partito di opposizione SYRIZA, ha chiesto un’indagine approfondita. L’8 agosto, dopo tre giorni di silenzio, Mitsotakis ha finalmente definito le intercettazioni politicamente “inaccettabili”, ma ha affermato: “Non ne ero a conoscenza e, ovviamente, non lo avrei mai permesso”. Inutile dire che pochi gli credono.

C’è un aspetto ancora più inquietante che riguarda Panagiotis Kontoleon, che è stato scelto personalmente da Mitsotakis per dirigere il servizio di intelligence nazionale, come suo primo atto dopo l’ingresso nell’ufficio del Premier. Prima della sua nomina, Kontoleon era l’amministratore delegato della filiale greca della più grande società di sicurezza privata britannica, la G4S, in cui aveva trascorso tutta la carriera professionale. Ciò solleva ovvi interrogativi sulla possibilità che una ditta di sicurezza privata britannica, con stretti legami con l’esercito e l’intelligence del Regno Unito e persino con la NATO, abbia preso decisioni per l’intelligence nazionale greca…

Questo è solo l’inizio dello scandalo che finirà probabilmente con le dimissioni di Mitsotakis ed elezioni anticipate.

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