Francia e Cina lanciano progetti infrastrutturali congiunti in Africa

Appena due giorni prima della telefonata del Presidente francese Macron al suo omologo cinese Xi Jinping il 16 febbraio, i dicasteri economici dei due paesi hanno firmato un accordo per finanziare sette progetti congiunti in paesi terzi, sei dei quali in Africa. I progetti, per il valore di oltre 1,5 miliardi di euro, riguardano infrastrutture, protezione ambientale ed energia.

L’annuncio è stato fatto dal ministero cinese, mentre il governo francese non ha comunicato niente, forse perché Parigi non voleva evidenziare questa cooperazione bilaterale alla vigilia del vertice UE-Unione Africana (17-18 febbraio), in cui Bruxelles intendeva illustrare l’iniziativa “Global Gateway” (vedi sotto).

Si noti anche che i presidenti Macron e Xi hanno concordato, durante la loro conversazione telefonica, di aumentare la cooperazione nell’uso del sistema di pagamenti interbancari transfrontalieri in valuta cinese da parte degli istituti finanziari francesi, in particolare per il commercio bilaterale. Secondo gli economisti cinesi, la Francia, ed eventualmente l’UE, potrebbero includere lo yuan tra le loro valute di riserva e diversificare così quest’ultime per evitare i rischi derivanti dall’instabilità del sistema del dollaro.

I due leader hanno discusso in particolare di commercio bilaterale nel settore agricolo e finanziario e, secondo la lettura francese della telefonata, i due paesi “raddoppieranno gli sforzi per sostenere progetti nei settori aeronautico, nucleare civile e spaziale”.

I sette progetti annunciati sono i seguenti:

  • Trattamento delle acque reflue a Dakar, un progetto sostenuto dall’Agenzia francese di sviluppo e dalla Banca cinese per lo sviluppo;
  • Tre progetti idroelettrici in Gabon, ai quali lavoreranno la società cinese Sinohydro e le imprese francesi Meridiam ed Eranove;
  • Modernizzazione dei porti in Costa d’Avorio, grazie alla cooperazione tra la China Harbor e Cacib (la banca d’investimento del Crédit Agricole);
  • Miglioramenti stradali in Guinea da parte della cinese CRBC e della francese Egis;
  • Un parco eolico in Grecia, al quale collaboreranno China Energy Investment e EDF.
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