La Cina punta a mantenere ferma la barra del timone anche in tempi difficili

Le due sessioni legislative cinesi si sono aperte il 5 marzo sullo sfondo di una situazione internazionale molto caotica ed incerta. Ciononostante, all’apertura dei lavori il premier Li Keqiang ha espresso fiducia che la Cina manterrà una rotta di sviluppo stabile.

La relazione di Li, sull’operato del governo, fissa l’obiettivo di crescita per il prossimo anno al 5,5%, una cifra modesta rispetto all’8,1% raggiunto l’anno scorso, ma piuttosto ottimistica, considerando il tempo burrascoso che attende il mondo nel corso di quest’anno. Da quando, recentemente, Pechino ha introdotto il modello di “doppia circolazione”, che si basa più sul consumo interno che sul commercio estero per spingere l’economia, il paese è in una posizione molto migliore per far fronte a qualsiasi fluttuazione dei prezzi sul mercato mondiale. E i suoi recenti accordi con la Russia per l’aumento delle importazioni di petrolio e gas non saranno probabilmente influenzati dalle sanzioni occidentali contro Mosca.

L’economia cinese è stata anche in grado di recuperare più rapidamente dopo la pandemia, grazie alle misure prese quasi all’inizio, e di avviare la ripresa economica prima di altre nazioni.

Grazie al ruolo dello stato nell’economia, la Cina è stata anche finora meno colpita dall’inflazione che comincia a farsi sentire in molti paesi. L’obiettivo di quest’anno è mantenere l’indice dei prezzi al consumo intorno al 3,1%, un risultato non troppo scadente in un mondo in cui i prezzi possono aumentare ovunque.

Anche se il premier Li Keqiang ha chiarito che la strada da percorrere presenterà molti “rischi e sfide”, la Cina ha un buon margine di manovra per perseguire i propri obiettivi. La cosa più importante è che il paese continuerà ad assicurare l’approvvigionamento alimentare, proteggendo la produzione interna dalle fluttuazioni di prezzo sui mercati internazionali. In questo contesto, continuerà anche il programma di rivitalizzazione rurale, mentre si lavorerà per evitare che qualcuno ricada nella povertà.

Pechino prevede di rimanere all’avanguardia della scienza e della tecnologia, che sono elementi importante nel programma di crescita economica guidata dall’innovazione e una forte difesa contro le misure imposte da Washington per tagliare la Cina fuori dal mercato statunitense dei beni ad alta tecnologia. Secondo Li Keqiang, saranno incoraggiati più investimenti stranieri, anche nella produzione di fascia media e alta, nella Ricerca & Sviluppo e nei servizi moderni.

Ci saranno anche ulteriori finanziamenti per promuovere le PMI e un pacchetto di riduzioni fiscali e di esenzioni dalle tasse per le imprese. Pechino condurrà una politica monetaria “prudente”, fornendo più fondi ai governi locali, che sono in gran parte responsabili dell’attuazione delle politiche riguardanti il sociale (previdenza, assicurazione medica, istruzione, ecc.). Allo stesso tempo, ci sarà una supervisione rigorosa per evitare lo sviluppo di qualsiasi bolla finanziaria e una continua applicazione delle misure anti-corruzione.

Print Friendly, PDF & Email